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Il sito: la storia
Questo sito è un “regalo” di mio figlio. L’ho trovato una volta, in busta chiusa, sotto l’albero di Natale. Era un invito a far diventare di tutti il mio lavoro e il mio interesse nei confronti del griko, la lingua ellenofona ancora parlata nella Grecìa Salentina e mia lingua materna. Perplesso e ignaro, ho conservato a lungo l’inconsueto ed originale dono come una semplice testimonianza di affetto. Me lo rappresentavo come una casa vuota e disabitata, un semplice indirizzo. A volte lo digitavo, e mi trovavo di fronte ad una porta chiusa. Poi ho deciso di aprirla, quella casa, di ammobiliarla e di abitarla, di portarci dentro le mie cianfrusaglie. Ed ecco fatto. Ora che ci sto dentro, comincio ad invitare gli amici, a sistemarci tutto ciò che mi piace, ad abbellirla ed arricchirla.
Anche il nome del sito è di mio figlio: “Ciuri ce pedì” (Padre e figlio). Non potevo pensare ad un nome più appropriato, più significativo ed evocativo. Queste due parole univano nella mia mente la continuità e il cambiamento, la tradizione e l’innovazione, la somiglianza e la diversità, la morte e la vita. Ho cominciato a vedere rappresentata da queste parole la storia singolare della nostra lingua, della sua trasmissione e della sua interruzione. E del legame nuovo che poteva essere ristabilito. Anche attraverso lo strumento che mi veniva offerto. Ricambiando – ho pensato – per questa via il “regalo”: restituendo, cioè, a mio figlio (e alla sua generazione) quella parte di anima e di passato che, non avendogli trasmesso la mia lingua materna, gli avevo precluso.
Il sito: gli obiettivi
Così mi sono messo all’opera per realizzare, per la lingua greco-salentina, attraverso questo sito, alcuni obiettivi di fondo, ambiziosi e di lungo termine:
- Raccogliere tutto ciò che di significativo in questa lingua è stato raccontato e scritto, offrendolo anche in una traduzione corretta ma nello stesso tempo accattivante;
- Farlo attraverso una trascrizione uniforme e coerente, rispettosa delle regole interne del griko, chiaramente riconosciute e rappresentate;
- Fornire gli strumenti linguistico-grammaticali necessari per conoscere questa lingua in via di estinzione a chi eventualmente volesse farlo.
Ho ritenuto di dover partire, nel far questo, dalla variante del griko parlata a Calimera (proponendomi di inserire via via anche le altre varianti), non solo perché è quella che mi appartiene, ma soprattutto perché in questa variante sono stati tramandati e scritti il maggior numero di testi, che costituiranno alla fine il patrimonio cui potranno riferirsi (se lo vorranno) le future generazioni della Grecìa Salentina.
O ciuri
Salvatore Tommasi è nato a Calimera (Lecce) il 1/11/ 1950.
Laureato in Filosofia ed in Lingue e letterature straniere, dopo un’esperienza di ricercatore presso l’Università statale di Mosca, ha insegnato Filosofia e Scienze della formazione nella Scuola secondaria superiore.
Da anni si occupa del recupero e della valorizzazione della lingua e della cultura greco-salentine. Ha scritto, in tal senso:
- Katalisti o kosmo, (Ghetonia, 1996), raccolta di dialoghi e guida grammaticale del griko;
- Io’ mia forà… Fiabe e racconti della Grecìa Salentina (Ghetonia, 1998), con la trascrizione, traduzione e studio di un ricchissimo patrimonio di narrativa popolare, frutto della ricerca sul campo compiuta da Vito Domenico Palumbo alla fine dell’Ottocento;
- Alia loja (Ghetonia, 2009), raccolta di versi in lingua grika, che ha ricevuto il premio nazionale Ostana per le lingue minoritarie 2016.
- È inoltre autore di Loja amerikana, commedia brillante in griko rappresentata al teatro Politeama di Lecce nell’ambito della rassegna di teatro dialettale “Le parole della memoria” (ed. 2004) e alla quale è stato assegnato il primo premio;
- dell’atto unico Sìmmeri, premiato anch’esso al concorso bandito dalla Società degli Scrittori Teatrali di Cipro nel
- Ha partecipato alla realizzazione del progetto europeo per l’insegnamento del griko “Pos màtome griko”, con la composizione di numerose unità didattiche.
- Ha pubblicato, tra il 2015 e il 2019, il manuale di griko per ragazzi, in 3 volumi, E òrnisa ce o sciddho (Ed. Kurumany);
- Nel 2018, Vito Domenico Palumbo, Letterato della Grecìa Salentina (Ed. Argo);
- Nel 2020, infine, Griko dizionario (Ed. Argo), al cui manoscritto è stato assegnato il secondo premio “Tullio De Mauro”, nell’ambito del concorso nazionale Unpli “Salva la tua lingua locale” 2019.
È stato docente di lingua e letteratura grika in numerosi corsi, istituiti dalla Regione Puglia, dall’Istituto di Scuole Superiori di Martano, dal Centro servizi culturali di Martano, dalle Associazioni Kaliglossa e Kalimeriti di Calimera.
Ha tenuto relazioni sul griko, in occasione di convegni o incontri, oltre che in ambito locale, a Ostana (Cuneo), all’Università di Pavia, a Nicosia (Cipro), a Parigi (Istituto Italiano di Cultura).
In lingua italiana ha pubblicato, nel 1988, la raccolta di poesie Le mie bandiere (Firenze Libri); nel 2010 il romanzo Sarakostì (Seconda edizione, Argo 2019), dedicato al lavoro dei carbonai di Calimera negli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale.; nel 2016 la raccolta di racconti per ragazzi I tesori della cassapanca (Ed. Kurumuny), che descrivono i mestieri del passato; nel 2021 il romanzo Semi d’anguria (Ed. Esperidi).
O pedì
Eugenio Tommasi, nato a Nardò (LE) nel 1985.
Diploma di Master in Marketing e Comunicazione della Business School Sole24Ore, background umanistico (laurea magistrale in Lingue e Letterature Straniere, voto 110/110), ho esperienze lavorative e di studio all’estero (Irlanda, Spagna, Repubblica Ceca, Svizzera), una mente aperta, elastica e capace di apprendere ove richiesto, schematizzando i concetti. Da papà ho appreso a studiare attraverso schemi logici, con i quali mi è stato possbile studiare correttamente ogni disciplina, e apprendere da ognuna di esse, aprendomi la strada verso l’amore per la conoscenza.
Mi occupo di SEO per professione, della quale l’aspetto più interessante è il rapporto con il pubblico, l’ottimizzazione della loro esperienza al fine di ottenere e far ottenere i risultati desiderati. Smantellando così l’idea che lavorare al computer isola e non fa mantenere il contatto con le persone. Ho la passione per gli esperimenti (sui motori di ricerca e sui siti web), amo lo studio (delle materie che mi piacciono), l’analisi dei dati, la musica e la chitarra (che suono dal ’95).
Ho aiutato papà a sviluppare e portare avanti questo sito sul Griko, Ciuri ce Pedì, perché credo sia nella tecnologia che nelle tradizioni (che solo ora imparo a fare mie), e abbraccio il valore di due mani che aiutano l’una l’altra a non dimenticare il passato, e a non perdere di vista il futuro.
Con la collaborazione di:
Mattia Manco Gregoriadis, compositore (traduzione dei testi in greco)
Alberto Giammarruco, graphic designer
Per la lettura di alcuni testi:
Paolo Dimitri
Luigi Tommasi
Renato Colaci
Enza Colaci
Antonella Maniglio