Dove si trova la mia anima (Epù vrìskete e fsichimmu)

“La mia anima non ho!
L’ho perduta, dove sta?…”
Un pretesto per tornare con la fantasia alla terra natale e riferire storie e immagini di un tempo
» ContinuaAntonio Lefons (Calimera 1882 – 1952) fu di umili origini. Avviato agli studi dallo zio sacerdote, don Vito Lefons, frequentò a Lecce, poi, per gli studi universitari, a Firenze, dove esercitò la professione forense. Molto legato al paese di origine, dove volle trascorrere i suoi ultimi anni, descrive nelle sue poesie, con struggente nostalgia, i luoghi della sua infanzia.
“La mia anima non ho!
L’ho perduta, dove sta?…”
Un pretesto per tornare con la fantasia alla terra natale e riferire storie e immagini di un tempo
» Continua“Quella specchia del demonio
sempre l’ho davanti agli occhi…”
Una specchia, sotto le cui pietre, secondo la leggenda, si nascondeva il diavolo, è tra i ricordi più vivi del poeta, che qui racconta il momento in cui, ragazzo, si libera finalmente dalla paura e guarda il mondo con altri occhi.
» Continua“Non abbiamo colpa noi,
madre tanto desolata…”
Poesia in memoria di un fraterno amico del poeta, Guido Palumbo, figlio della scrittrice Giulia Lucrezi e del pittore Michele, che perdette la vita tuffandosi in mare.
» Continua