Ceratùddhia (Le corna)
“Sotto un albero di fico
una volta una lumaca…”
Come una favola di Esopo, la poesia ci racconta una piacevole storiella per dirci che gli uomini sono portati a guardare i vizi altrui più che i propri.
Nata a Calimera nel 1932, dove morì prematuramente nel 1977, Angela Campi Colella fu insegnante, poi direttrice didattica. All’attaccamento al lavoro ed alla famiglia unì altre due passioni, la poesia e lo studio della cultura popolare del suo paese.
Nei testi in griko che Angela Campi Colella ci ha lasciato traspare un’adesione affettuosa e nostalgica nei confronti del mondo contadino, delle sue tradizioni, della sua cultura.
“Sotto un albero di fico
una volta una lumaca…”
Come una favola di Esopo, la poesia ci racconta una piacevole storiella per dirci che gli uomini sono portati a guardare i vizi altrui più che i propri.
“Ci sono foglie al mondo d’ogni specie,
ce ne sono di larghe e di più strette…”
Anche gli uomini sono diversi, come le foglie, ma, come le foglie, anch’essi si lasciano strappare rapidamente dal vento.