Prima unità – Glossario e grammatica

 Glossario

 

afidi (to)  =  serpente

aléa (e) =  uliva

alipuna (e) =  volpe

aspro =  bianco

atsari (to) =  pesce

chelona (e), =  tartaruga

chlorò = verde

cino =  egli

cìtrino =  giallo

deje =  no

dorsìo =  destro

e =  la

ena’ =  un, uno

esù =  tu

evò =  io

ime =  io sono

is = chi

kiatereddha (e) =  ragazza

kondò =  basso, corto

krista (e) =  cresta

lettò =  magro

liko (o)  =  lupo

liparò  =  grosso

makreo =  lungo

manechò =  soltanto

mavro =  nero

mia  =  una

milissi (to) =  ape

o =  il

olo =  tutto

òrnisa (e) =  gallina

padruna (o/e)  =  padrone/a

pedai (to)  =  ragazzo

poda (to) =  piede

pondikò (o) = topo

pratina (e) =  pecora

pos(e) =  come

rodinò =  rosso

sciddho (o) = cane

to =  il

tuo =  questo

umme =  sì

 

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Scheda grammaticale per l’insegnante 

 

Il genere di articoli, nomi, aggettivi e pronomi

 

Nel griko esistono tre generi: maschile, femminile e neutro

 

 L’articolo determinativo (singolare)

Maschile                     Femminile                   Neutro

      o                                   e                             to

–  L’articolo indeterminativo

Maschile         Femminile                   Neutro

enan (*)          mia                            enan

–  I nomi (singolare)

Maschile                                 Femminile                                Neutro

O (enan) sciddho                   E (mia) òrnisa                         To (enan) milissi

–  Gli aggettivi (singolare)

Maschile                                 Femminile                              Neutro

Aspro                                     aspri    (**)                             aspro   …

–  I pronomi (singolare)

Maschile                     Femminile                              Neutro

Cino                            cini                                         cino   …

–  Il verbo essere: presente (le tre persone singolari)

Evò ime                      io sono

Esù ise                        tu sei

Cino/i  ene                  egli/lei è

Avverbi

Umme = sì

Deje = no

den (***) = non

           

(*) Nella lingua parlata, l’articolo indeterminativo “enan” fa sentire il suono della “n” finale solo se la parola che segue inizia per vocale; se invece la parola inizia per consonante “enan” diventa “ena” e la consonante viene raddoppiata. Si ascolterà quindi: “ena ppoda, ena ppedai,”, ecc. Per indicare questo fenomeno nella scrittura verrà aggiunto un apostrofo alla parola “ena” (ena’) lasciando invariata la parola. Per cui quando si incontrerà, ad esempio, “ena’ pondikò” si leggerà “ena’ ppondikò”. Così ogni volta che l’apostrofo segnalerà la caduta di una consonante o di una sillaba. (Nelle prime unità si continuerà a scrivere sempre “enan” per far abituare alla lettura corretta)

(**) La desinenza dell’aggettivo femminile è –a (invece che –i) se l’aggettivo termina al maschile in –io oppure in –eo (es. makreo = makrea, òrio = òria).

 

(***)

L’avverbio di negazione “den” raramente si trova in questa forma completa nel parlato; solitamente viene detto “en” (davanti a vocale) oppure “e” (davanti a consonante, che, anche in questo caso, viene raddoppiata). Nella scrittura sarà rappresentata con ‘en oppure ‘e. (Nelle prime unità si continuerà a scrivere “den” per far abituare alla successiva codifica)

 

 

 

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