Chissà, rondinella (Àremo rindinèddha)

Questa poesia, pubblicata il 25 aprile del 1900 sulla rivista “Roma letteraria” da Giuseppe Gabrieli, divenne subito popolare. Al suo successo contribuì pure, come nota Giannino Aprile in “Traùdia”, “la melodiosa e triste musica che le diede, pare, il maestro Costanzo”.
In essa il poeta ritorna con la mente, come fosse una rondine, al suo paese natio, ritrovandovi luoghi, persone, affetti lontani.

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Κινούμενα σχέδια (Encardia)

Πως μπορούμε να διδάξουμε την ελληνική γλώσσα του Σαλέντο: με τη βοήθεια των κινουμένων σχεδίων, όπως κάνουν εδώ οι Encardia. (Un esempio che nella Grecìa Salentina si dovrebbe imitare: insegnare il griko con l’ausilio dell’animazione, come fanno encomiabilmente gli Encardia).

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Moroloj 1 – Lamento funebre

Ho ritenuto di inserire come primo questo “moroloj”, del quale propongo l’audio nell’interpretazione di Francesca Licci, per offrire anche la testimonianza sonora della tradizionale nenia funebre. In realtà il testo risulta dalla fusione di due diversi “lamenti”: il primo per la morte di un giovane (le due prime strofe), il secondo per la morte di una ragazza (ultime strofe). L’intreccio di differenti, e prestabiliti, moduli poetico/narrativi in relazione alle circostanze era comunque abituale nella concreta costruzione del lamento funebre da parte delle “prefiche”.

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