“Si è fatto grande” (“Jetti mea”)
“All’imbrunire, tornando dalla piazza,
m’immergo in una nuvola di fumo…”
Il racconto della morte del padre vissuta da un bambino…
» Continua“All’imbrunire, tornando dalla piazza,
m’immergo in una nuvola di fumo…”
Il racconto della morte del padre vissuta da un bambino…
» Continua“Non c’è notte più buia, più profonda:
grosse nuvole oscurano le stelle…”
E’ dal buio della notte che si sprigiona la luce… E anche la vita.
» Continua“Nella tua lingua ho scritto questi versi
e li ho portati, come un lumicino…”
Dedicati alla memoria del padre i versi scritti in griko, la lingua dell’infanzia e dei vissuti familiari
» Continua“Poche parole bastano a parlare,
a scrivere poesie, anche a capire…”
Il griko ha poche parole, sufficienti tuttavia a raccontare il mondo e la vita.
» Continua“Cos’è la nostra lingua? Ragazzo mio!
Non sono parole d’un vecchio manoscritto…”
In poche immagini il significato di una lingua millenaria trasmessa solo oralmente di generazione in generazione e che ormai sta per esaurire la sua storia
» Continua“Scrivi una parola e scrivila corretta,
da custodire come un sacro crisma…”
Solo attraverso la scrittura il griko può sopravvivere, in una nuova, diversa vita…
» Continua“Oh, com’è bello il campo all’improvviso,
ora che il sole comincia a riscaldare…”
Le parole grike come tanti fiori di campo, a primavera, che fanno nascere il desiderio di raccoglierle e farne tanti piccoli, bei mazzetti…
» Continua“Quante parole vorrei per rivestire
il pensiero che mi è venuto in mente!…”
Forse per esprimere un pensiero d’amore non sono necessarie molte parole, sicché anche il griko lo può fare…
» Continua“La nostra lingua ha setacciato il tempo,
come grano portato dal mulino…”
Il tempo ha setacciato anche le parole grike, conservandone solamente quelle più necessarie…
» Continua“Una mattina me ne stavo solo
a scrivere qualcosa sopra un foglio…”
Ci sono parole che il poeta non usa, chissà perché… Ma anche loro hanno diritto alla visibilità: è un fatto di… democrazia!
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