Fiaba 87 – La fata sotto il melograno (O kunto mi’ rudea)

Versione senza titolo appartenente a un gruppo di testi con grafia diversa e alquanto incerta recante il nome di Brizia Lucia e la data del 23 ottobre 1883.
Questa storia, della quale non ho trovato riscontri, sembra unire, in modo non del tutto riuscito, due motivi abbastanza eterogenei: il motivo fiabesco della nascita di un figlio per intervento magico e il motivo novellistico del travestimento della ragazza che riesce a prendersi gioco dell’innamorato.

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Fiaba 88 – La briglia, la piuma e la conocchia d’oro (O kunto mi’ sbriglia, mi’ piuma ce min allakai)

Raccontata da Tora a Calimera, dal 12 agosto al 19 ottobre 1886, e raccolta da V. D. PALUMBO.
Questa lunghissima storia, che mette insieme motivi presenti anche in altre fiabe della nostra raccolta (Il cavallo consigliere, Alla ricerca della vista del padre), appartiene fondamentalmente al tipo 531 dell’indice AARNE-THOMPSON, di diffusione universale.

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Fiaba 89 – L’avvocato e il diavolo (O kunto mon avokao)

Senza titolo nel manoscritto e appartenente a un gruppo di testi scritti con grafia incerta e infantile, evidentemente di persona appena alfabetizzata.
E’ interessante notare come questa semplice storiella, a sfondo moralistico, della quale non ho trovato altri esempi, riesca a trasmettere, pur se con brevissimi cenni, il senso di panico che invade l’avvocato disonesto per l’approssimarsi dell’inevitabile condanna.

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Fiaba 91 – Il sole e la luna sulla fronte (O kunto mes tris aderfé)

Raccontata da Lucia a Calimera, dal 13 agosto al 19 settembre 1885, e raccolta da V. D. PALUMBO.
Corrispondente al tipo 707 dell’indice AARNE-THOMPSON, questa fiaba appare diffusa universalmente. Molto presente anche in Italia, come testimonia I. CALVINO, che ne riporta una versione di Firenze nel racconto L’Uccel bel-verde (87).

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 Fiaba 94 – Il principe che si finse scemo (O kunto mi’ mamma Palumba Bianca)

Raccontata da Angeleddha Galignano a Corigliano, il 27 maggio 1886, e raccolta da V. D. PALUMBO.
Fiaba composita, che appartiene fondamentalmente al tipo 314 dell’indice AARNE-THOMPSON, almeno per la seconda parte (dalla partenza col cavallo fatato in poi), ma con riferimenti anche ai tipi 532 e 841 (quest’ultimo, per il particolare del pane pieno d’oro).

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Fiaba 95 – Tradimento puniro (O kunto mon an Bito)

Raccontata da Salvatora Sava a Calimera, il 25 gennaio 1886, e raccolta da V. D. PALUMBO.
Riferendo uno studio di BOLTE e POLIVKA, LO NIGRO nota, a margine di un racconto siciliano molto simile al nostro (p. 244), che la storia “della moglie infedele che prega Dio di far diventare cieco il proprio marito (tipo 1380 dell’indice AARNE-THOMPSON) è già attestato in un libro indiano di argomento religioso dello scorcio del sec. XII ed appare per la prima volta in Europa con una novella italiana in versi di Simone PRUDENZANI da Orvieto”.

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