Massime di vita (6)

Infine: “Come è la capra così è il capretto”, ci fa notare la saggezza popolare. Cioè, si possono conoscere gli altri osservando da dove uno proviene, anche se, come è detto dopo, “degli uomini vedi solo la faccia, non quello che hanno nello stomaco”. Insomma, se non alla diffidenza, nel trattare con gli altri, siamo invitati alla prudenza e alla circospezione.

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Moroloj 1 – Lamento funebre

Ho ritenuto di inserire come primo questo “moroloj”, del quale propongo l’audio nell’interpretazione di Francesca Licci, per offrire anche la testimonianza sonora della tradizionale nenia funebre. In realtà il testo risulta dalla fusione di due diversi “lamenti”: il primo per la morte di un giovane (le due prime strofe), il secondo per la morte di una ragazza (ultime strofe). L’intreccio di differenti, e prestabiliti, moduli poetico/narrativi in relazione alle circostanze era comunque abituale nella concreta costruzione del lamento funebre da parte delle “prefiche”.

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