La “legge truffa” (E leggi to’ ladro) – Comizio del 1953

“Il livello di informazione nel 1953 (in un piccolo paese del Sud) non era alto. (…) La ‘legge truffa’ era una parola e niente altro. Pochissimi capivano cosa significasse. Ci voleva qualcuno che con poche parole, ma precise e compendiose, ne chiarisse pubblicamente il significato. Il più adatto era il solito Gino Aprile (…) che con questo breve discorso, condotto nel suo solito stile secco e incisivo, spazzò via demagoghi e corruttori di idee…” (Vito Giannone)

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“L’edera, l’ha mangiata la capra” (“O fiddho, tôfe e itsa”) – Comizio del 1956

“I colpi bassi sono una pericolosa costante nei metodi di lotta dei soliti politicanti di ventura. Brutto sistema, specie perchè sfrutta la scarsa informazione delle masse. Cambiare idea è un conto, ma cambiare soltanto il simbolo è ben altra cosa. Gino Aprile non si presentava più ai suoi elettori con l’edera, ma con le spighe. Non per questo tuttavia erano mutate le sue idee…” (Vito Giannone)

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