La lingua dell’anima (E glossa ti’ tsichì)
“O versi miei che andate tra la gente
senza avere né l’arte né le ali…”
La poesia, spiega l’autore, è in grado di parlare a tutti e di trasmettere i sentimenti più intimi di chi scrive.
“O versi miei che andate tra la gente
senza avere né l’arte né le ali…”
La poesia, spiega l’autore, è in grado di parlare a tutti e di trasmettere i sentimenti più intimi di chi scrive.
“Era sempre seduta alla finestra,
al solicello se si era d’inverno…”
Un ricordo d’infanzia che ci restituisce antiche immagini…
» ContinuaIl prologo al “Testamento”, formato da quattro sonetti, è stato aggiunto al poemetto solo successivamente, nel 1903. Vi si afferma che la storia raccontata non è da riferirsi ad alcun contesto particolare, ma ha piuttosto un carattere universale.
» Continua“Venuto Oronzo al punto
di dar l’anima al diavolo…”
Oronzo raccoglie i figli attorno al suo capezzale e racconta loro come ha fatto a diventare ricco.
“Ogni impresa s’inizi,
bisogna porsi in testa…”
Le raccomandazioni cominciano con l’indicazione di un bell’esempio da imitare.
“Ma lasciamolo stare
e prendiamo da me…”
Ma il proprio esempio è ancora più istruttivo: ecco il racconto di come Oronzo è riuscito ad abbindolare la ricca vedova…
“Prima di tutto e sopra
tutto, la religione…”
Oronzo consiglia ai figli la pratica della religione: purché, però, non la si prenda sul serio! L’importante è apparire.
“Se fate l’elemosina,
fatela fra la gente…”
Conviene fare del bene per avere la stima altrui, ma è necessario farsi vedere.
“Non dite mai di no;
belle parole sempre…”
Approfittare delle necessità altrui e mostrarsi disponibili è una buona regola per fare i propri interessi.
“Potendo agli operai
stringete sulla paga…”
Approfittare del lavoro altrui è una regola d’oro per arricchirsi.