O testamentu tu Ronzu – Ottava parte
“Dovendo prender moglie,
cercate donne ricche…”
Cercare una donna ricca piuttosto che bella aiuta ad aumentare il proprio benessere.
“Dovendo prender moglie,
cercate donne ricche…”
Cercare una donna ricca piuttosto che bella aiuta ad aumentare il proprio benessere.
“Pronunciato nel 1946, questo discorso presenta con cristallina chiarezza e ad un tempo con pregnante semplicità il problema di una scelta assai impegnativa e gravida di conseguenze: Repubblica o Monarchia?” (Vito Giannone)
» Continua“La prima consultazione elettorale è giunta e gli schieramenti politici, pur così molteplici, sono ridotti dal popolino ai due grandi antagonisti: Democrazia Cristiana e Partito Comunista. I partiti minori (…) non sono noti che alle poche persone istruite. Compito arduo dunque introdurre il P.S.D.I.! Ma a Gino Aprile non mancano le trovate, nè tanto meno il linguaggio adatto.” (Vito Giannone)
» Continua“Appartenere al popolo ed averne condiviso le sofferenze è titolo sufficiente per chiedere ad esso la fiducia ed i voti per poterlo rappresentare, in alto. Questo discorso potrebbe sembrare demagogico (…) ma apparirà diverso quando si sia consnderata l’indole dell’autore: piuttosto ingenuo, un po’ sognatore, sinceramente convinto che la politica sia l’arte di far del bene e di curare gli interessi di chi concede la propria fiducia e i propri suffragi.” (Vito Giannone)
» ContinuaCon piglio didascalico (esempio del gatto e del topo), l’oratore illustra qui la vera contesa e la vera posta in gioco dell’agone politico. Il confronto reale è tra ricchi e poveri, egli dice: i primi vogliono difendere i propri interessi e cercano di abbindolare e convincere con ogni mezzo i poveri ad affidare loro la cosa pubblica.
» Continua“Il livello di informazione nel 1953 (in un piccolo paese del Sud) non era alto. (…) La ‘legge truffa’ era una parola e niente altro. Pochissimi capivano cosa significasse. Ci voleva qualcuno che con poche parole, ma precise e compendiose, ne chiarisse pubblicamente il significato. Il più adatto era il solito Gino Aprile (…) che con questo breve discorso, condotto nel suo solito stile secco e incisivo, spazzò via demagoghi e corruttori di idee…” (Vito Giannone)
» Continua“I colpi bassi sono una pericolosa costante nei metodi di lotta dei soliti politicanti di ventura. Brutto sistema, specie perchè sfrutta la scarsa informazione delle masse. Cambiare idea è un conto, ma cambiare soltanto il simbolo è ben altra cosa. Gino Aprile non si presentava più ai suoi elettori con l’edera, ma con le spighe. Non per questo tuttavia erano mutate le sue idee…” (Vito Giannone)
» Continua“Entra l’anno nuovo con gennaio,
ed entra il freddo, ed il tempo cambia…”
Penetra, attraverso questi versi, il freddo dell’inverno ma anche il disagio e la sofferenza per il diverso destino degli uomini
“Bella mia che odori come pera,
belle le grazie tue che mai non scordo…”
Immagini delicate che descrivono con semplicità la forza dell’affetto coniugale ed il dolore per essere costretti alla lontananza
“Paesello mio che sempre sei con me,
anche se per il vivere ti lascio…”
La lontananza porta ad idealizzare il proprio paese, a farlo sentire, come per il poeta, parte della propria vita e della propria anima